Con la sentenza della Cassazione n. 23552/2018, pubblicata il 28/09/2018, il Collegio Sindacale è stato ritenuto responsabile anche per il ritardo nello svolgimento della doverosa attività di controllo: la Corte ha decretato esservi una responsabilità omissiva, nel caso in cui tale attività sarebbe stata da compiere in epoca anteriore.
Nella sentenza, inoltre, la Suprema Corte afferma che, dovendo il comportamento dei sindaci ispirarsi al dovere di diligenza proprio del mandatario o comunque essere improntato al principio di correttezza e buona fede, non può esaurirsi nel solo espletamento delle attività specificamente indicate dalla legge, ma comporta l'obbligo di adottare ogni altro atto che sia necessario per l'assolvimento dell'incarico, come la segnalazione all'assemblea delle irregolarità di gestione riscontrate e la denuncia al Pubblico Ministero (Cass. 17.09.1997, n. 9252).
Peraltro, talora, il ricorso a tali rimedi da parte del Collegio sindacale, o anche solo la minaccia di farlo in caso di mancato ravvedimento operoso degli amministratori, può idoneo ad evitare (o, almeno, a ridurre) danni e/o interventi sanzionatori a carico dell’impresa e dei suoi amministratori.