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La rivista online di Legacoop Liguria
Ed. Dicembre 2017

Governance cooperativa: una sfida per crescere

 

Nella partecipazione, nei nostri principi e valori, la nostra forza.

 

 

La Direzione Regionale di Legacoop ha varato un programma di lavoro sulla “governance cooperativa”, ambizioso ed articolato, che prenderà il via nel 2018.

 

La terminologia tecnica non deve trarre in inganno: si tratta infatti di andare al cuore dell’esperienza cooperativa per esaltarne la specificità (fatta di partecipazione, democrazia ed efficienza) e per rafforzare il nostro ruolo nel sistema economico e sociale.

 

Siamo convinti che nei principi e valori cooperativi, nella capacità di modernizzarne ed innovarne la concreta attuazione, risiedano straordinari punti di forza su cui è necessario riprendere il cammino di riflessione culturale e di azione concreta, dopo il periodo di crisi - non del tutto superato - che ci ha visto anche rinchiuderci in noi stessi.

 

Per questo abbiamo varato uno schema di “Linee guida” che le cooperative potranno discutere, adeguare alle loro specifiche esigenze per giungere ad un “Codice di autoregolamentazione” che, condividendo le finalità enunciate, individui propri strumenti per promuovere equilibrio dei poteri, trasparenza, informazione strutturata e formazione ai soci come cardini di una partecipazione consapevole e proattiva.

 

Il confronto nelle cooperative sarà preceduto da un convegno di approfondimento in cui costruire cultura, pensiero e riflessione e che lancerà l’intero percorso, fatto altresì di appuntamenti formativi che si svolgeranno lungo l’arco di tutto il 2018 secondo un programma definito in collaborazione con Isforcoop.

 

Auspico che tutti i cooperatori vogliano partecipare con entusiasmo ed impegno a questo percorso per guardare ad un futuro del movimento cooperativo sempre più capace di corrispondere ai bisogni dei soci e di una società che si fa ogni giorno più complessa.

 

Essere artefici responsabili ed impegnati di un nuovo assetto economico e sociale, questa la cifra dei veri cooperatori che vogliamo essere!

 

 

Gianluigi Granero

Presidente di Legacoop Liguria

 

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La partecipazione non nasce infatti automaticamente, ha bisogno di intenzionalità, di regole, e di molta manutenzione: percorsi e  strumenti,  in  particolare  nelle  cooperative  di  maggiore dimensione, vanno “ingegnerizzati” e formalizzati, per essere effettivamente agibili e praticabili.”

(estratto da Linee Guida su governance  della cooperazione) 

 

Prima di parlare di regole e manutenzione è indispensabile valorizzare l’intenzionalità ossia la spontanea tensione ad agire, mossa dal riconoscimento di un valore che si attribuisce alle proprie azioni. Bene ha fatto, quindi,  Legacoop Liguria ad inserire questa frase dentro le proprie linee guida per  definire i tratti principali e le evoluzioni  che devono accompagnare le scelte legate alla governance cooperativa.  Il tema della governance è particolarmente significativo in quanto definisce il metodo e la scelta di valore insita nel cooperare.  Non è sufficiente infatti il fine (Tèlos) per caratterizzare la biodiversità dell’essere cooperativa (cosa bene diversa dal fare cooperazione).

 

Ancora oggi, purtroppo,  la teoria delle organizzazioni vede la cooperativa per differenza rispetto all’impresa capitalistica. Quest’ultima viene assunta da molti come ideal - tipo rispetto al quale “aggiustare” un poco le regole gestionali e di governance della cooperativa. Serve quindi, invece, un corpus robusto di pensiero organizzativo e di governance specificamente pensato per la forma cooperativa:  trasferire dentro un’impresa cooperativa gli schemi organizzativi e le regole di gestione che valgono per un’impresa capitalistica, infatti,  vuol dire minarne l’identità e decretarne la graduale trasformazione.

 

Non è affatto vero che le tecniche e i modelli gestionali di impresa sono neutrali, cioè indifferenti rispetto al tipo di impresa che si considera. E ciò è dovuto principalmente al fatto che diverse sono le motivazioni presenti  in chi lavora nelle organizzazioni.  È noto che le motivazioni che stanno alla base dell’agire economico sono di due tipi: estrinseche ed intrinseche. Le prime nascono da uno scambio misurato da un ritorno (es. giusto compenso),  le seconde sono espressione di passioni ed idealità. Dare valore a forme di gestione e governo che tengano conto e valorizzino le diverse motivazioni di chi coopera è perciò imprescindibile per sostenere nuovi percorsi di innovazione e sviluppo del movimento cooperativo. Un movimento, quello cooperativo,  chiamato oggi a trasformare le linee guida non solo in coerenti regole di funzionamento ma anche in norme sociali e intenzioni.

 

Paolo Venturi

Direttore di AICCON,

Centro Studi promosso dall’Università di Bologna e dall'Alleanza delle Cooperative Italiane