In data 28 giugno 2017 il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto legislativo attuativo della legge delega per la riforma del Terzo settore.
Il nuovo Codice del Terzo Settore riordina tutta la normativa fornendo una chiara definizione degli Enti che ne fanno parte, indicando nel dettaglio oltre alle attività effettuate dalle organizzazioni di volontariato, le disposizioni generali e comuni applicabili in materia di organizzazione, amministrazione e controllo, di raccolta fondi, contabilità e trasparenza.
Il Codice si occupa altresì di lavoratori, bonus fiscali, crediti d’imposta ed istituisce il Consiglio nazionale del terzo settore organo consultivo e rappresentativo degli enti.
Presso le regioni - ma attraverso una piattaforma nazionale - sarà istituito il Registro Unico del Terzo Settore, attraverso la cui iscrizione sarà possibile domandare l'accesso al Fondo progetti, al cinque per mille, agli incentivi fiscali. Tra le attività dell'impresa sociale entrano nuove attività (commercio equo, alloggio sociale, nuovo credito, agricoltura sociale, ecc.) e si apre a una parziale distribuzione degli utili. Ma soprattutto si incentiva l'investimento di capitale per le nuove imprese sociali: il 30% dell'investimento potrà essere fiscalmente deducibile o detraibile analogamente a come avviene oggi per le startup innovative tecnologiche. Da luglio partirà il Fondo di garanzia e per il credito agevolato dedicato proprio alle imprese sociali.
Questo è il comunicato stampa del Governo sull'’argomento.
Ricordiamo anche il nostro articolo pubblicato lo scorso novembre.
