La casa editrice Rubettino ha pubblicato negli ultimi anni alcuni volumi (ora raccolti in cofanetto dalla Lega delle Cooperative di Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Barberini), uniti da un comune denominatore: riandare alla felice stagione della cooperazione reggiana tra otto e novecento per collocarla adeguatamente in relazione ad altre esperienze della scena nazionale e internazionale, riflettendo nello stesso tempo sulla teoria cooperativa e sulla propria tenuta nel tempo.
Numerosi e organici gli interventi, che hanno il pregio comune di proporre un quadro vivace e articolato di quel nesso tra politica delle riforme e azione economica che, rappresentando una vera punta di diamante del fatto cooperativo italiano, è stato più volte oggetto della storiografia contemporanea, alimentandone il mito e la memoria.
I curatori del primo volume (Antonio Canovi, Marco Fincardi, Roberta Pavarini, Mauro Poletti e Renzo Testi) hanno volutamente sottolineato tale rilettura del socialismo reggiano nel loro Di nuovo a Massenzatico, atti del convegno tenuto nel 2009 in occasione del 150° della nascita di Camillo Prampolini, che intorno alla Casa del Popolo di Massenzatico (RE) elaborò gran parte della sua visione di cooperativismo integrale poi ripresa e sistematizzata da Antonio Vergnanini. La Casa del popolo, eredità de la Maison du Peuple di Gand, è il terreno di confronto tra le esperienze di socializzazione italiane ed europee al centro delle relazioni del partecipato convegno reggiano. Inaugurata dalla Società Artigiana Cooperativa di Villa Massenzatico il 9 settembre 1893 nel corso del II Congresso del Partito socialista dei lavoratori italiani (il cui resoconto integrale, insieme all’anastatica di Cooperazione integrale di Vergnanini, completa il trittico di volumi del cofanetto) la Casa di Massenzatico fu elevata in breve a mito e modello, replicato in centinaia di esemplari in particolare lungo l’intera pianura padana.
Il secondo volume offre una prospettiva comparata tra l’esperienza cooperativa di consumo di Reggio Emilia e l’esempio di cooperazione cristiano-sociale innestato tra Trento e Bolzano, ancora province dell’impero austroungarico: Tre esperienze cooperative: Trento, Reggio Emilia, Bolzano, di Fabio Giacomoni (2008). La cooperazione trentina e altoatesina, bianca per eccellenza (sia in età asburgica, sia nel primo e nel secondo dopoguerra in territorio ormai italiano) mostra aspetti inediti di convergenza con la provincia cooperativa, felice definizione di Alberto Basevi dal rosso dominante in area emiliana e romagnola. Qui è il credito il motore dell’esperienza cooperativa, attraverso le casse rurali introdotte da Friedrich Raiffeisen e poi diffuse da Leone Wollemburg in terra tridentina e con le prime esperienze di credito popolare, inaugurate in Austria e nei suoi territori nel 1860, sei anni dopo la prima Banca popolare creata a Lodi da Luigi Luzzatti.
Con l’ultimo volume di Luciano Salsi, Il pensiero cooperativo (2013) ci imbattiamo in uno scritto inedito (e postumo) di uno studioso-cooperatore, per anni attivo alle Cantine Cooperative Riunite e ritiratosi in anticipo per proseguire le proprie ricerche e l’attività didattica in ambito cooperativo. Lo scritto passa in rassegna con stile lieve (ma non per questo l’analisi perde in rigore) il pensiero economico e sociale degli ultimi due secoli, passando dall’economia classica al marginalismo, dall’utopia oweniana che diede origine alla prima cooperativa moderna (a Rochdale, nel 1844) alla prassi del cooperativismo emiliano, spingendosi sino alla fine del millennio trascorso. Un testo che sorprende per analogia di impostazione con il trattato sulla cooperazione di Sandro Pertini, tanto è preciso nei riferimenti e ampio nell’indagine sui modelli internazionali della cooperazione, dall’esperienza di Gand alla Scuola di Nîmes, e utile anche per un primo approccio alle origini e all’evoluzione dei modelli di economia sociale di mercato.
Sebastiano Tringali*
*direttore scientifico Ames
Di nuovo a Massenzatico. Storie e geografie della cooperazione e delle case del popolo, a cura di Antonio Canovi, Marco Fincardi, Roberta Pavarini, Mauro Poletti, Renzo Testi, 2012, € 19,00.
F. Giacomini, Tre esperienze cooperative: Trento, Reggio Emilia, Bolzano. Come crescere senza perdere l'anima! Convergenze parallele tra cooperazione "bianca" e "rossa, 2012, € 14,00.
L. Salsi, Il pensiero cooperativo. La cooperazione da movimento solidaristico a sistema economico e politico, 2013, € 19,00.
I singoli volumi sono compresi nel catalogo dell’editore (www.rubettino.it), richiedibili a LegaCoop Reggio Emilia (www.legacoop.re.it) o consultabili presso la biblioteca di Ames (info: [email protected] / facebook.com/AssociazioneAmes).