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La rivista online di Legacoop Liguria
Ed. Giugno 2013

La nascita della cooperazione tra dettaglianti nell'Italia del miracolo economico.

Un nuovo volume va ad arricchire la conoscenza sulle origini della cooperazione tra dettaglianti. Dopo il libro di M. Viviani e R. Dessi, Conad: prudenti capitani e bravi commercianti. Un profilo sociale della cooperazione fra dettaglianti (vedi recensione su Infolega del maggio 2012) esce ora per Mondadori Lo scaffale degli italiani di Antonio Galdo, giornalista e scrittore già noto come autore di Non sprecare (2008), Basta poco (2011), L’egoismo è finito (2012).

 

Se la ricerca del 2005 di Dessi e Viviani indagava sulla soggettività e il complesso valoriale degli attori del processo di aggregazione degli esercenti in seguito confluiti in Conad, Lo scaffale degli italiani ha il pregio porre accuratamente in relazione l’esperienza dei pionieri emiliani della cooperazione di distribuzione con il contesto economico e sociale dell’epoca. Ne emerge il ritratto particolareggiato di un’Italia all’apice del boom economico, divisa equamente tra spinte modernizzatrici e retaggi ancora presenti della lunga stagione del dopoguerra: una spaccatura già indagata e ben evidenziata negli studi di Guido Crainz (Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, 2005).

 

Nella stessa definizione di miracolo economico coesistono due aspetti che ritroviamo nella storia dei pionieri che diedero vita, nel 1962, all’esperienza del Consorzio nazionale dettaglianti: la sensazione di attraversare un periodo anomalo, denso di attese quasi messianiche (il miracolo) dopo un decennio caratterizzato dalle conseguenze della guerra, dai sacrifici della ricostruzione, dalla ricerca di un’identità personale e collettiva dopo la ventennale parentesi del fascismo, la guerra, la Liberazione.

Tali aspettative trovavano ora una propria canalizzazione proprio nell’aspetto della società – quello economico – che per la nazione ha rappresentato sin dai tempi dell’unità nazionale il proprio tallone d’Achille. E rappresentavano la spinta ideale per quegli ex operai e contadini che, unitamente agli storici rappresentanti del ceto commerciale, decidevano inizialmente di riunirsi in gruppi di acquisto, allo scopo di ottenere maggiore potere di contrattazione con i grossisti e con gli istituti di credito, strappando prezzi migliori e di conseguenza creando i presupposti per concorrere con i nascenti supermarket.

Il fenomeno prendeva origine a Modena, nella Romagna di Nullo Baldini e Camillo Prampolini, nel luogo di nascita e diffusione delle idee di cooperazione integrale che dall’inizio del Novecento si concretizzavano in una vasta rete associativa nella distribuzione e nel ramo della produzione e lavoro; in seguito nella Bologna già repubblicana e del socialismo riformista, del sindaco del pane Francesco Zanardi e poi, soprattutto, di Giuseppe Dozza, primo cittadino comunista della Liberazione e della ricostruzione; nella regione-partito, dove il Pci alle amministrative non trovava concorrenti, appoggiandosi al reticolo associativo che aveva sensibilmente contribuito alla vulgata dell’Emilia rossa, comunista e cooperativa. Per i bolognesi, associarsi (al netto delle generalizzazioni) costituiva in questi anni un processo del tutto naturale, dettato dagli impulsi di una sorta di patrimonio genetico cooperativo e iscrivibile in un quadro di legittimazione e accettazione collettiva della forma associazionistica e dei suoi presupposti valoriali: l’azione solidale, la pratica democratica e l’egualitarismo, irradiatisi in breve tempo in tutto il Paese e ora forti di un’applicazione che ha traguardato i primi cinquanta anni della propria storia.

 

All’esperienza della cooperazione tra dettaglianti Ames ha recentemente dedicato il dvd multimediale Conad 5.0. La cooperazione tra imprese di dettaglianti: 50 anni di Conad. Il dvd, sviluppato da Oodles of Media,con testi, immagini e interviste ai protagonisti liguri (il direttore Nordiconad Giorgio Rocca, il presidente Ancd Liguria-Piemonte Paolo Michelis, il presidente di Nordiconad Aldo Pisano), è dedicato alla memoria di Franco Benedetti, pioniere ligure dell’organizzazione scomparso nel 2008.

Sebastiano Tringali

coordinatore scientifico di Ames

 

Antonio Galdo, Lo scaffale degli italiani, Mondadori, Milano 2013 (165 pp., € 15)

consultabile o richiedibile in prestito presso la biblioteca di Ames.