Rigenerare la città grazie a cittadini, associazioni, imprese sociali, gruppi spontanei di abitanti che sottoscrivono Patti di collaborazione con l’Ente locale per prendersi cura dei beni comuni. L’istituto di ricerca Labsus-Laboratorio per la Sussidiarietà è impegnato da anni sul campo, promuovendo tale strumento presso cittadini, amministratori e stakeholders, dialogando incessantemente con istituzioni, centri studi, università, fornendo ipotesi metodologiche e un quadro chiaro di riferimento per tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di rigenerazione urbana.
Ai beni comuni ogni anno Labsus dedica un rapporto, che per il 2019 dedica un’ampia sezione alla misurazione quali-quantitativa dei Patti di collaborazione: un percorso che Legacoop Liguria, Coop DueTreDue insieme a Coop Condiviso e con la collaborazione dell’Università di Genova (Dis.For.) hanno parallelamente intrapreso avviando un capillare monitoraggio e un’analisi dei patti e delle relazioni instaurate e instaurabili sul piano dell’amministrazione condivisa.
Genova, infatti, rappresenta quasi un caso a sé: è la città italiana con il numero più elevato di Patti di collaborazione sottoscritti, segnale sia di una stretta continuità con il passato in una città tradizionalmente orientata all’associazionismo, sia di attivismo da parte dell’amministrazione, che dal 2016 ha varato il Regolamento sui beni comuni e continua a promuoverne l’adozione avvalendosi anche delle strutture preposte al decentramento amministrativo (i Municipi). La quantità di patti sottoscritti nell’ultimo triennio, nello stesso tempo, è indicatrice di una frammentarietà e di uno scarso dialogo tra i vari attori, con una prevalenza di micro-interventi rispetto a patti di maggiore complessità.
Il Rapporto 2019 sui Beni Comuni è scaricabile gratuitamente (previa registrazione) dal sito labsus.org.
Sebastiano Tringali
Photo credits: Omina sunt communia, @2018 Alleg (by Flickr.com)