Tra i reati - presupposto della responsabilità amministrativa di cui al D.Lgs. 231/2001, l’associazione a delinquere e quelli di riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro o beni di provenienza illecita, anche se non esplicitamente compresi nelle fattispecie citate dalla legge, potrebbero comuqnue far incorrere l’ente nella responsabilità amministrativa da illecito.
Nell’ipotesi del reato di associazione a delinquere, ad esempio, l’accordo tra i correi potrebbe essere finalizzato a porre in essere azioni per frodare il Fisco (come nel caso di accordo tra più imprese per generare un giro di false fatturazioni attraverso il quale evadere l’IVA); nei casi di riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro o beni di provenienza illecita, potrebbero delinearsi situazioni in cui s’impiegano o utilizzano i proventi di un’evasione fiscale.
Pertanto, come noto, se nella commissione del reato sono coinvolti soggetti dell’ente (ad esempio una società cooperativa) e il reato è stato commesso nell’interesse o a vantaggio del medesimo ente, questo potrebbe essere chiamato a rispondere di responsabilità amministrativa da reato.
Nel caso in cui la società adotti il modello organizzativo ai sensi del Decreto legislativo 231, è opportuno quindi che consideri anche i reati fiscali tra i potenziali rischi di reato: ciò comporta anche la previsione di specifiche procedure o protocolli interni per contrastarne la commissione.
L’art. 4 del D. Lgs. 128/2015 delinea le caratteristiche essenziali di un sistema di controllo del rischio fiscale - sistema obbligatorio per le imprese di grandi dimensioni (volume d’affari o ricavi superiore a 10 miliardi di euro) – e quindi fornisce un’utile indicazione anche per tutte le altre imprese.
Secondo tale norma, il sistema deve assicurare:
- attribuzione di ruoli e responsabilità ai diversi settori dell’organizzazione dei contribuenti in relazione ai rischi fiscali;
- procedure di rilevazione, misurazione, gestione e controllo dei rischi fiscali il cui rispetto sia garantito a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale;
- procedure per rimediare alle carenze riscontrate, attivando le necessarie azioni correttive.